All’articolo 1, primo comma, lettera b) del Regolamento Generale del CAI leggiamo:
Il Club Alpino Italiano … promuove la formazione etico-culturale ,l’educazione alla solidarietà, alla sicurezza, alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente, specialmente dei giovani ……….
Data questa informazione all’interno del CAI, si è pensato di produrre un documento con delle linee guida che aiutano i soci che vogliono perseguire gli scopi del sodalizio.
E’ nato il Progetto Educativo, che ci permette di aiutare il giovane nella propria crescita umana, proponendogli l’ambiente montano come palcoscenico dove vivere la propria formazione per diventare un adulto.
Questa formazione , di cui il giovane è il vero protagonista, avviene con uno strumento fondamentale che è l’Accompagnatore di Alpinismo Giovanile all’interno del nucleo sociale del Gruppo.
L’attività è , fondamentalmente, la frequentazione della montagna, con il coinvolgimento del giovane assieme ai suoi compagni, con le regole dell’ imparare facendo.
Attraverso obiettivi didattici programmati si cercherà di sviluppare la dimensione del camminare, andando alla scoperta dell’ ambiente geografico, naturale ed umano e insegnandone il rispetto.
Il gruppo come nucleo sociale è il campo di azione per l’ attività educativa: le dinamiche che vi interagiscono devono orientare le aspirazioni del giovane verso una vita autentica a contatto con la natura.
L’Accompagnatore, attraverso l’uniformità all’interno del sodalizio ,realizzerà quanto proposto nel Progetto Educativo.
L’attività sezionale di MONTIKIDS si affianca integrandosi nell’Alpinismo Giovanile per proporre ai giovani sempre nuove esperienze e consolidare i valori fondanti del Club Alpino Italiano.
(Estratto dal Progetto Educativo del CAI per l’ Alpinismo Giovanile, 23-04-1988; circ.6/89)
ALPINISMO GIOVANILE CAI GORIZIA