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Seniores: mercoledì 11 febbraio escursione terra-mare

inserita il 01/02/2015 in: ATTIVITA', Comunicazioni, Seniores

Mercoledì 11 febbraio 2015 –

Anello ‘S.Croce – Liburnia’

Itinerario: S.Croce di Trieste (m.170) – vedetta Slataper (m. 280) – S.Croce – porticciolo ai Filtri di Aurisina – spiaggia Liburnia – porticciolo Canovella de’ Zoppoli (pranzo al sacco)– sentiero dei pescatori – via della Salvia – vedetta Liburnia (m. 180) – S.Croce. Facoltativo trasferimento in auto alla Trattoria ‘da Pino’ a Medeazza per una merenda insieme

Grado di difficoltà: T (Turistico) – E ( Escursionistico lungo la riva del mare)

Equipaggiamento / Attrezzatura: consono alla stagione e al percorso descritto

Tempi: 4h e mezza circa (escluse le soste)

Dislivelli: salita 300 m., discesa 300 m. circa

Lunghezza del percorso: 9 km circa

Cartografia: Tabacco scala 1: 25.000 foglio n. 047

Mezzo di trasporto: Auto proprie

Luogo e ora di partenza: ore 08:30 – Palabigot di Gorizia – via Madonnina del Fante 13

Luogo e ora di arrivo: S.Croce, ore 14:30 circa

Accompagnatori: Elio Candussi elio.go49@libero.it;

Libero Tradivo    tardivo.camper@gmail.com

Merenda:dopo l’escursione, intorno alle ore 15.00, è prevista una sosta (facoltativa) presso la Trattoria ‘da Pino’ in località Medeazza. Al prezzo di 9 euro è possibile consumare jota, dolce, vino, caffè.

Note: si ricorda che è facoltà degli accompagnatori apportare modifiche all’itinerario e/o al programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e del gruppo. Si ricorda altresì che alle escursioni del Gruppo Seniores possono partecipare le persone con condizioni di salute, equipeggiamento e preparazione adeguati alle caratteristiche del percorso illustrato. Ciascuno deve fare affidamento sulle proprie capacità, in quanto gli Accompagnatori curano esclusivamente il buon andamento degli aspetti logistico-organizzativi.

ACCESSO A SANTA CROCE

Da Gorizia si procede verso il cimitero; si percorre la strada del Vallone fino a S.Giovanni di Duino.

Si prosegue fino a Sistiana; dopo la piazza ci si immette (attenzione!) sulla strada provinciale che va verso Aurisina e S.Croce (non la strada “costiera”).

Si supera Aurisina e si arriva alla periferia di S.Croce; si segue il cartello “strada costiera” attraverso le anguste stradine del paese, fino a raggiungere il cimitero ed infine il vecchio lavatoio, dove si trova il primo parcheggio per alcune automobili. Poco oltre ci sono altri 2 parcheggi per le restanti automobili. C’è posto per 15-20 automobili in tutto.

DESCRIZIONE DELL’ ITINERARIO

La prima parte dell’itinerario prevede un percorso ad anello che, attraverso i sentieri CAI n.1 e n.6, ci porta alla Vedetta Slataper, sulla cima del Monte San Primo (m.280) e poi ci riporta al parcheggio.

Si riparte dai pressi del grande serbatoio dell’acquedotto, poco a valle del cimitero di S.Croce e dello storico lavatoio.

Si scende lungo una strada asfaltata, stretta e ripida (24% pendenza), che porta rapidamente alla „strada costiera“, scavalcando la linea ferroviaria „meridionale“. Attraversata cautamente la „costiera“, si scende scende verso il mare, fiancheggiando le ville dell’alta borghesia triestina. Al termine della strada (altrettanto ripida e stretta) ci si imbatte nel „Castelletto“, edificio che oggi ospita il Dopolavoro dell’Acega e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) dell’Università di Trieste.

Accanto al porticciolo c’è il ristorante “Bellariva” aperto da Pasqua fino a tutta l’estate.

Lasciato il porticciolo, costeggeremo il serbatoio dell’acquedotto fino a raggiungere l’area naturista nota col nome di Liburnia; attraversati vari accampamenti attrezzati e la scarpata che scende dai fianchi della galleria naturale della costiera, si esce dal FKK (Freie Kultur Kamp); si percorre infine un breve tratto di spiaggia “libera”, coperta questa dai depositi lasciati dalle mareggiate invernali (plastica abbandonata dall’uomo e legname vario trasportato a mare dall’Isonzo).

Al termine dalla spiaggia “libera” si raggiunge il porticciolo di Canovella degli “Zoppoli”.

Dalla spiaggia si risale verso il Carso lungo una scalinata chiamata il “sentiero dei pescatori” (o “ribiska pot”), quei pescatori che con gli “zoppoli” andavano a pesca e rivendevano il pesce su quel Carso, che fino ad un secolo fa viveva solo di agricoltura e allevamento.

Si arriva ad Aurisina, in prossimità della scuola elementare.

Qui si innesta il sentiero CAI n.1 ed il “percorso didattico di Aurisina”: si percorre una elegante pineta secolare, con gli alberi piegati dalla bora.

Il percorso in falsopiano fino a S.Croce è meglio noto come “via della salvia” per motivi che si potranno comprendere sul posto. A metà della via della salvia si piega a sinistra lungo il sentiero CAI n.1 per arrivare alla “vedetta Liburnia”.

Lungo tutto il percorso si può godere di uno splendido panorama sul golfo di Trieste, da punta Sdobba (foce dell’Isonzo) a punta Salvore (inizio dell’Istria croata).

ISCRIZIONI

La presentazione della gita sarà effettuata martedì 3 febbraio alle ore 18.30 presso la sede del CAI di via Rossini 13.

In tale circostanza saranno raccolte le iscrizioni e la quota di 9 euro per la merenda.

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