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Seniores: mercoledì 18/9 escursione alla diga del Vajont

inserita il 08/09/2013 in: Comunicazioni
Il 9 ottobre prossimo ricorre il 50° anniversario della tragedia del Vajont, con la distruzione di interi paesi e la scomparsa di centinaia di famiglie innocenti.
Per non dimenticare questo esempio di superbia umana, abbiamo organizzato una escursione culturale a Erto e al Vajont.
Inizio escursione da Erto (m.840 slm)
Itinerario.
Il percorso è una facile e interessante traversata dal paese di Erto alla diga del Vajont,
percorrendo l’antico sentiero del carbone che dal 1690 alla metà del XIX° sec. vide la
fatica delle donne della valle che scendevano, piegate sotto gerle pesanti 40 chili e in
continue processioni, dalla Val Zemola alla valle del Piave, perchè da Longarone
partivano le chiatte di trasporto verso Venezia. Una vita di fatica e di stenti, con la
famiglia da mandare avanti, con gli uomini al lavoro nelle carbonaie (i ‘poiat’) e con
quei lunghi, continui e faticosi spostamenti per ricavare dal carbone qualche soldo.
L’autocorriera ci lascerà sopra il centro di Erto e da qui, per la strada sterrata di
servizio delle cave di marmo del Monte Buscada, raggiungeremo l’imbocco della Val
Zemola dove a circa 1040 m. slm ha inizio il ‘Trui dal sciarbon’ (sentiero 374) che
corre quasi orizzontalmente lungo le pendici dei Monti Borgà e Salta. Proseguiremo
verso la quota massima del percorso a Col del Sciaston (m. 1190 slm) da cui
scenderemo, senza fatica e attraversando ambienti naturali diversi, al paese di Casso
(m 970 slm). Lungo il percorso la guida ci illustrerà le particolarità floro-faunistiche
della valle e soprattutto avremo modo di osservare la grande ferita a M del Monte
Toc da cui si staccarono, alle 22.39 del 9 ottobre 1963, 260 milioni di metri cubi di
roccia e terra (dicono che servirebbero 100 camion ogni giorno per 7 secoli per
rivedere il fondo della valle del fiume Vajont !!!).
A Casso, ammirate le architetture del borgo, faremo la sosta per il pranzo al sacco.
Riprenderemo il cammino di discesa prima lungo il Trui de Sant’Antoni e poi lungo
il Trui de Moliesa, passando nella zona in cui sorgeva il cantiere della diga, e in
meno di un’ora saremo alla Diga del Vajont, una grande vela di 264,6 metri di altezza
e di eccellente costruzione visto che non cedette con la frana. Percorreremo il
coronamento della diga accompagnati dalle spiegazioni della guida e, a seguire,
risaliti in corriera raggiungeremo il Centro Visite di Erto, dove è allestita una mostra
fotografica permanente e dove, con un video e le delucidazioni della guida, sarà
possibile entrare nei dettagli di questo disastro con 2000 morti che non fu una
catastrofe naturale, ma una tragedia voluta per scopi economici e ripetutamente
annunciata dalla giornalista Tina Merlin, dal giovane geologo Edoardo Semenza
(figlio dell’ingegnere progettista) e dal geologo austriaco Leopold Muller (la M del
Toc… la M di Muller…).
Programma:
partenza: ore 7.30 dal piazzale Casa Rossa
rienro: ore 19-19.30
trasporto: con autopullman
difficoltà: escursionistica
dislivello in salita: 290 m
dislivello in discesa: 570 m.
lunghezza: 8,5 km
accompagnatori: Daniela Antoniazzi e Graziella Crasselli
iscrizioni, presentazione e pagamento: in sede martedì 10 settembre ore 18.30
comunicazioni: daniela.aenne@gmail.com
ESCURSIONE APERTA A TUTTI I SOCI C.A.I.
Costi:
autopullmam: 15 euro per i soci ordinari e 13 euro per i familiari
giuda locale + visita diga e museo: a forfait 10 euro per tutti

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