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GITE SOCIALI 2012

8 Gennaio 2012

SENTIERO DEI CASTELLIERI

CARSO ISONTINO

Foto per 1. Il Castellazzo in veste autunnale.

Il Castellazzo in veste autunnale

Itinerario: Bonetti (95 m) – Castellazzo (155 m) – Casa Cadorna (118 m) – Lago di Doberdò (5 m) – Monte Arupacupa (144 m) – Cima di Pietrarossa (121 m) – Rocca di Monfalcone (88 m) – Cave di Selz (10 m).

Il percorso è costituito da tratti dei sentieri 72, 81 e 84, uniti da raccordi segnalati con un triangolo rosso. Dal chilometro 6,5 della statale 55, alla confluenza con la strada per Doberdò, si diparte un sentiero (nord-ovest) che porta al castelliere di Castellazzo. Da qui a sinistra per il sentiero 72 che si segue, oltrepassando prima Casa Cadorna e poi, dopo una ripida discesa, la rotabile per Doberdò, fino al lago; si abbandona il sentiero 72 per piegare a sinistra sulla sponda nordorientale attraverso prativi e carrarecce sino ad incontrare la strada Iamiano – Doberdò. Si segue quest’ultima, a destra, per pochi minuti fino alla confluenza di una carrareccia che porta alla sella fra M. Debeli e M. Arupacupa. Qui si ritrova il sentiero 72 e lo si percorre, piegando a sinistra, fino ad un bivio; da qui, nuovamente a sinistra, si raggiunge la cima del M. Arupacupa. Si ritorna al bivio per riprendere il sentiero 72, in discesa, fino ad un secondo bivio da cui, a destra, in discesa si arriva alla casa Cantoniera sulla strada del Vallone. Per qualche centinaio di metri lungo la statale in direzione di Trieste fino ad una curva, dove, sulla destra, si imbocca una strada che porta alla piana del lago di Pietrarossa che si costeggia a sinistra fino ad incontrare, nei pressi del sottopasso dell’autostrada, il sentiero 81. Poi per una carrareccia sulle pendici sudorientali della Cima di Pietrarossa fino a raggiungere il sentiero 84 e di qui la cima stessa. Si prosegue (ovest) per il sentiero 84 che tocca la Rocca ed i successivi castellieri fino al termine del sentiero alla periferia di Ronchi.

Programma:

ore   8.30 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

ore   9.00 arrivo a Bonetti ed inizio escursione

ore 14.00 arrivo a Ronchi dei Legionari

ore 16.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 047 – Carso Triestino e Isontino – Scala 1: 25.000.

Coordinatori: Paolo Geotti e Franco Seneca

Presentazione gita: giovedì 5 gennaio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: E.

15 Gennaio 2012

PIC CHIADIN (2302 m)

ALPI CARNICHE: GRUPPO COGLIANS – CHIANEVATE

(Scialpinismo)

Foto per 2. Verso il Pic Chiadin.

Verso il Pic Chiadin

Itinerario: Rifugio Tolazzi (1350 m) – Malga Morareet (1682 m) – Rifugio Marinelli (2111 m) – Pic Chiadin (2302 m) e ritorno al rifugio Tolazzi.

Facile e classica gita  scialpinistica di inizio stagione. Parcheggiata l’auto presso il rifugio Tolazzi si imbocca la comoda carrareccia che conduce alla Casera Morareet, poi seguendo il fondo del vallone che passa sotto il ripido versante sud del Monte Floriz, per terreno aperto, si raggiunge il rifugio Marinelli posto a 2111 m. Da qui per dolce pendio si raggiunge la cima. La discesa avrà luogo per lo stesso itinerario.

Attrezzatura: normale dotazione di scialpinismo.

Dislivello: 950 m.

Tempo di percorrenza: circa 5 ore.

Programma:

ore   7.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

ore 18.30 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 09 – Alpi Carniche – Scala 1: 25.000.

Coordinatori: Luciano Forgiarini e Fabio Algadeni.

Presentazione gita: giovedì 12 gennaio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: MS (medio sciatore).

22 Gennaio 2012

MONTE DIMON (2043 m)

ALPI CARNICHE CENTRALI

(Escursione con ciaspe)

Foto per 3. L'albergo Castel Valdaier verso la Cima Val di Legnan.

L’albergo Castel Valdaier verso la Cima Val di Legnan

Itinerario: Castel Valdajer (1340 m) – Monte Neddis (1990 m) – Monte Dimon (2043 m) e ritorno per lo stesso itinerario.

Castel Valdajer luogo di partenza dell’escursione è situato fra i territori di Ligosullo e Paularo, storia e leggenda s’intrecciano su questa costruzione la cui datazione risale al 1430 per opera di  Corrado IV von Kraig che, di passaggio, rimase incantato dalla bellezza del luogo tanto da voler costruirvi una dimora. Nel 1839 Jacopo Nicolò Craigher  ricostruì il castello in stile neogotico tedesco per adibirlo a residenza estiva di personalità del mondo mitteleuropeo fino alla distruzione per opera delle truppe italiane in ritirata nel 1917. Quella che vediamo oggi è una ricostruzione con finalità turistica e modificata nell’aspetto originale. La leggenda ci narra di un giovane pastore che, scontento della vita in malga, fuggì dal pascolo e dalle greggi con una ragazza molto bella di nome Volaia, da cui il nome Valdajer, che si era presentata una sera sull’uscio. Il padre morì cercando  invano il ragazzo; nel luogo dove venne ritrovato sgorgò una sorgente. Nella veste invernale il luogo mantiene un alone fiabesco, accentuato dal contrasto dei colori del castello che, nel nostro itinerario, ben presto ci lasceremo alle spalle per salire il pendio di una ex pista di sci prima della panoramica dorsale che ci condurrà in cima.

Attrezzatura: abbigliamento invernale da montagna, ciaspe, bastoncini, Artva, pale e sonda.

Dislivello: 700 m.

Tempo di percorrenza: ore 4,30.

Programma:

ore   7.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

ore 17.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 09 – Alpi Carniche – Scala 1:25.000

Coordinatori: Lino Furlan e  Paolo Cettolo.

Presentazione della gita: giovedì 19 gennaio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: Escursione con ciaspe.

5 Febbraio 2012

MONTI SPICA (733 m) – ULOVKA (801 m)

NOTRANISKO HRIBOVJE – SLOVENIA

Foto per 4. Il rifugio sulla Spica con dietro l'imponente torre panoramica.

Il rifugio sullo Spica con dietro l’imponente torre panoramica

Itinerario: Vrhnika (294 m) – Stara Vrhnika (315 m) – Sv. Miklavz (526 m) – Spica (733 m) – Ulovka (801 m) – Spica (733 m) – Blatni dol – Stara Vrhnika (315 m) – Vrhnika (294 m).

L’Ulovka rappresenta la sommità della zona collinare posta alla spalle della cittadina di Vrhnika. Dalla sua sommità la vista spazia in direzione nord con bel colpo d’occhio sulle Alpi di Kamnik. Assieme allo Spica, dove sorgono un’accogliente rifugio ed un’imponente torre panoramica, rappresenta la gita di casa degli abitanti di Vrhnika, un po’ dovrebbe esserlo il Sabotino per i goriziani. La “scampagnata” qui proposta prevede un percorso anulare con partenza da Vrhnika raggiungimento della frazione di Stara Vrhnika, la salita all’Ulovka passando per Sv. Miklavz, il trasferimento allo Spica con tappa al rifugio e contemplazione del paesaggio dalla torre panoramica, quindi la discesa in direzione sud ed il rientro a Vrhnika.

Attrezzatura: normale da trekking invernale, eventuali ghette.

Dislivello: 550 m.

Tempo di percorrenza: 4 ore.

Programma:
ore 8.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con autocorriera
ore 18.30 rientro  previsto a Gorizia.

Cartografia: Izletniska karta n° 05 – Ljubljana in Okolica – Scala 1:50.000.

Coordinatori: Livio Lisini e Marina Marini.

Presentazione: giovedì 2 febbraio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: T/E.

18 – 19 Febbraio 2012

SCHWALBENKOFEL (2158 m) – SPITZKOFELE (2 m)
LESACHTAL (AUSTRIA)

(Scialpinismo)

Foto per 5a. Discesa dallo Schwalbenkofel.

Discesa dallo Schwalbenkofel

Visto il gran numero di itinerari scialpinistici che la Lesachtal offre, la scelta è caduta su due classiche salite su versanti nord in quanto una caratteristica di questa valle è di conservare su questi versanti la neve polverosa per lunghi periodi. Le difficoltà di queste due cime non sono mai elevate, ma il dislivello da affrontare e circa di 1000 metri per ogni gita. Il paese dove pernotteremo è la bellissima Maria Lugau.

Attrezzatura: normale dotazione da scialpinismo.

Programma:

sabato 18, ore 6.30 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

domenica 19, ore 18.30 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Kompass – Foglio 47 – Lienzer Dolomiten / Lesachtal – Scala 1:  50.000.

Coordinatori: Luciano Forgiarini e Paolo Besti.

Presentazione gita: giovedì 9 febbraio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: MS / BS (medio / bravo sciatore).

18 – 19 Febbraio 2012

SAMALMKREUZ (1992 m) – STEINRASTL (2184 m)

LESACHTAL – AUSTRIA

(Escursione con ciaspe)

Foto per 5b. Uno sguardo sulla Lesachtal, con il Santuario di Maria Luggau, 1173 m.

Uno sguardo sulla Lesachtal, con il Santuario di Maria Luggau

Itinerario I° gg: Maria Luggau (1170 m) – Seewiesehütte (1764 m) – Samalmkreuz (1992 m) – Maria Luggau.

Itinerario II° gg: Flatsch (1459 m) – Steinrastl (2184 m) – Flatsch.

Dal paese di Maria Luggau seguire la strada forestale denominata “Klammwiese” che ci condurrà alla baita Seewiesehutte. Proseguendo per la dorsale prativa, raggiungeremo dapprima il pascolo alpino Samalm e quindi la croce del punto più alto Samalmkreuz, 1992 m. La discesa, a seconda delle condizioni del manto nevoso, verrà effettuata per l’itinerario di salita oppure lungo i pendii meridionali, poco boscosi, sino a raggiungere il paese di Guggenberg (1405 m) e da lì in breve a Maria Luggau.

Il secondo giorno, dal paese di Bergen, presso Obertilliach, fino al borgo “Flatsch”. Da lì si raggiunge il limite della foresta, passando per un sentiero estivo oppure per una strada forestale che porta attraverso bosco e prati. Attraversando zona libera, si passa per pascoli alpini seguendo la dorsale in direzione Nord fino a raggiungere il monte Steinrastl. Escursione facile con vista splendida sulle Alpi Carniche e le Dolomiti di Lienz!

Attrezzatura: Ciaspe, bastoncini, ARTVA, pala e sonda.

Dislivello: I° giorno 820 m, II° giorno 700 m.

Esposizione: Se – S / S.

Programma:

sabato 18, ore 6.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

domenica 19, ore 19.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Kompass – Foglio 47 – Lienzer Dolomiten / Lesachtal – Scala 1: 50.000.

Coordinatori: Giovanni Penko e Lino Furlan.

Presentazione gita: giovedì 9 febbraio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: Escursione con ciaspe.

4 Marzo 2012

ANELLO DI OSPO

CARSO TRIESTINO E SLOVENO

Foto per 6. Il fianco sinistro della grandiosa Voragine di Ospo.

Il fianco sinistro della grandiosa Voragine di Ospo

Itinerario: S. Dorligo della Valle, 106 m – S. Servolo, 390 m – Kastelec, 324 m – Ospo, 60 m – Grotta di Ospo – Valico di Caresana,14 m – Caresana,111 m – Sentiero Paola Rizzi – S. Dorligo della Valle.

Inizieremo il nostro cammino dalla piazza del paese di San Dorligo della Valle, nei pressi di Trieste. Seguiremo la strada asfaltata per San Servolo (Socerb) sino al primo bivio; continueremo a sinistra, su sentiero 1, traversando nel bosco sul costone Moganjevec, passando accanto alla risorgiva. Usciremo dal bosco nei pressi delle case di San Servolo, toccando poco dopo il castello omonimo. Molto bella la panoramica, dal terrazzo del castello, in direzione di Trieste, la baia di Muggia, sino a Capodistria ed a Pirano. Seguiremo quindi il sentiero pianeggiante verso l’ameno paesino carsico di Kastelec, raggiunto il quale, caleremo sul sottostante pianoro Spodnji Kras. Traversato il pianoro sino al suo margine occidentale, scenderemo per un antichissimo sentiero in direzione della Valle di Ospo. Passando tra le case del paese, avremo modo di ammirare la grandiosa Voragine di Ospo, sulla quale arrampicano sempre decine di rocciatori. Andremo a visitare la Grotta di Ospo (Grad), nella quale si rifugiavano gli abitanti della valle durante le incursioni dei Turchi. Ridiscesi in paese, percorreremo la strada asfaltata che ci riporterà, superato il Valico di Caresana, in Italia. Ci alzeremo in direzione del paese di Caresana, il cui campanile (chiesa di S. Bartolomeo), è visibile già a diversi chilometri di distanza. Proseguiremo sino al quadrivio di quota 136 m; raggiunto il quale, abbandoneremo la strada asfaltata, per seguire a sinistra, il sentiero ‘’Paola Rizzi’’. Traverseremo a lungo nel bosco, sul costone Dolnji Plehnek, con vista sulla sottostante Piana di Zaule; usciremo sulla strada asfaltata che in pochi minuti ci riporterà nella piazza di San Dorligo della Valle, dove chiuderemo l’anello.

Programma:

ore 8.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con autocorriera

ore 17.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 047 – Carso Triestino e Isontino – Scala 1:25.000 e Izletniska Karta – Foglio 4 – Primorje in Kras – Scala 1:50.000.

Coordinatori: Roberto Leban e Paolo Cettolo.

Presentazione gita: giovedì 1 marzo, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: T con qualche tratto E.

11 Marzo 2012

SASSO DI SESTO (2539 m)

DOLOMITI DI SESTO

(Scialpinismo)

Foto per 7. Sulle prime rampe della Val Sassovecchio.

Sulle prime rampe della Val Sassovecchio

Itinerario: Hotel Dolomiti (1480m) – Rifugio Talschluss-hutte (1526m) – Sasso di Sesto (2539m).

Il Sasso di Sesto è una modesta cima, ma il panorama che si gode dalla vetta verso le Tre Cime di Lavaredo è fantastico.

La nostra gita inizia dall’hotel Dolomiti (1480 m) posto all’inizio della Val Fiscalina, valle che percorreremo fino al piccolo rifugio Talschluss-hutte (1.526 m). Svolteremo verso destra per entrare nella Val Sassovecchio che risaliremo dolcemente sulla sinistra orografica del rio Sassovecchio fino all’Alpe dei Piani. Da qui per brevi pendii si entra nella piana sottostante il Sasso di Sesto dove si trova il Rifugio Locatelli. Lasciando questo a sinistra l’ultimo ripido pendio conduce, per una cresta finale, alla panoramicissima cima del Sasso di Sesto.

Attrezzatura: Normale dotazione sci alpinistica, ARTVA, pala e sonda.

Dislivello salita: 1080 m.

Esposizione: N, NE.

Programma:

ore   6.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

ore 19.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 010 – Dolomiti di Sesto – Scala 1: 25.000.

Coordinatori: Giovanni Penko e Fabio Algadeni.

Presentazione gita: giovedì 8 marzo, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: MS (medio sciatore).

18 Marzo 2012

MONTE KLOMNOK (2331 m)

GRUPPO NOCKBERGE – AUSTRIA

(Escursione con ciaspe)

Itinerario: St. Oswald  (1330 m) – Falkertschurtz Haus (1557 m) – Klomnock (2331 m) – St. Oswald.

La nostra meta è una delle cime del gruppo del Nockberge. Da St. Oswald (1330 m) si segue la strada forestale che conduce alla Falkertschurtz Haus (1557 m). Da qui si prosegue in direzione nord attraversando prima un rado bosco e poi continuando lungo aperti pendii che portano direttamente alla cima.

Attrezzatura: Ciaspe, bastoncini, ARTVA, pala e sonda.

Dislivello: 1000 m.

Esposizione: S.

Programma:

ore   6.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con autocorriera

ore 20.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Kompass – Foglio 63 – Bad Kleinkirchheim – Scala 1:25.000.

Coordinatori: Giovanni Penko e Bruno Zavertani.

Presentazione gita: giovedì 15 marzo, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: escursione con ciaspe.

25 Marzo 2012

GITA IN ROSA

TRAVERSATA MONTI PALANTARINS – BRANCOT

PREALPI CARNICHE

Foto per 9. Il lago di Cavazzo.

Il lago di Cavazzo

Itinerario: Somp Lavareit (Interneppo, 305 m) – Monte Palantarins (1049 m) – Monte Brancot (1015 m) – Braulins (201 m).

Seconda gita dedicata alle Signore, quest’anno si farà una traversata di questa simpatica cresta molto panoramica che si trova sopra il lago di Cavazzo. La prima parte della salita è caratterizzata da fitto bosco e terreno ripido, fino a raggiungere la cresta che con vari saliscendi ci farà toccare la cima del Palantarins. Da questo punto dopo la sosta ristoratrice si proseguirà, sempre per cresta, verso la seconda cima, il monte Brancot e, seguendo i segnavia CAI effettueremo la discesa su terreno meno ripido fino a raggiungere il paese di Braulins e chiudere l’anello. Qui la mattina avremo lasciato alcune auto per il rientro a Somp Lavareit.

Dislivello: 850 m.

Tempo di percorrenza: ore 5.30 circa.

Programma:

ore   7.30 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

ore 18.30 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 013 – Prealpi Carniche / Val Tagliamento – Scala 1: 25.000.

Coordinatori: Barbara Pellizzoni e Elisabetta Orso.

Presentazione gita: giovedì 22 marzo, ore 21.00 presso la sede sociale.

Difficoltà: E.

31 Marzo – 1 Aprile 2012

SADNIG HAUS (1850 m)

GRUPPO GOLDBERG – ALTI TAURI

(Scialpinismo)

Foto per 10. Ricami su un pendio dello Stellkopf.

Ricami su un pendio dello Stellkopf

Il gruppo del Goldberg si trova  nel mezzo del parco nazionale degli Alti Tauri e offre delle gratificanti gite di scialpinismo sia invernali che primaverili. I due giorni di scialpinismo organizzati dalla sezione li passeremo nell’Astental dove, a detta degli amici dell’Alpenverein di Villaco con i quali effettueremo le escursioni, ci sono le gite scialpinistiche più belle della Carinzia. Infatti questa valle per lo scialpinismo diventa quasi un parco giochi a seconda delle caratteristiche della neve: polverosa o firn. Ci sono diverse opzioni per la discesa e quindi è quasi impossibile trovarne una che non sia gratificante. Oltretutto, partendo dal rifugio Sadnig Haus posto a 1850 metri dove dormiremo, abbiamo la possibilità di scegliere le gite di volta in volta, in quanto è possibile vederle direttamente dal rifugio. Le varie cime sono relativamente facili da salire in quanto le vie normali non sono  impegnative ma, a seconda delle condizioni della neve, valuteremo quale discesa effettuare se la più o la meno impegnativa.

Queste le varie cime che potremo salire: Kluidhohe, Mohar, Hilmersberg, Stellkopf, Krahkopfe e la cima principale, il Sadnig.

Programma:

sabato 31 marzo, ore 6.00 partenza da Gorizia , via Puccini, con mezzi propri

domenica 1 aprile ore 19.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: OeAv Karte n. 42 – Sonnblick skitour.

Coordinatori : Luciano Forgiarini e Maurizio Quaglia.

Presentazione gita : giovedì 22 marzo, ore 21.00, presso sede sociale.

Difficoltà : BSA.


1 aprile 2012

MONTE FARA (1342 m)

Parco Naturale delle Prealpi Carniche

Foto per 11. Casera del Monte Fara

Casera del Monte Fara

Itinerario: Strada Andreis – Pala Barzana (650 m) – Forcella la Croce (756 m ) – Crinale Est – Monte Fara (1342 m) – Crinale Ovest – Casera del Monte Fara (976 m) – Strada Andreis – Pala Barzana.

La meta di questa domenica è ben visibile già da lontano percorrendo la strada che ci porta verso Maniago essendo una delle prime montagne del Parco Naturale delle Prealpi Carniche . E’ uno stupendo balcone panoramico sulla pianura friulana che raggiungeremo partendo  da un tornante della strada Andreis – Pala Barzana.

Per sentiero CAI n.983, all’inizio su larga mulattiera, con poche e comode svolte giungeremo alla stretta e ombrosa forcella La Croce (m 756) che separa il monte Fara dal vicino monte Jouf.  Dalla forcella prenderemo a destra il sentiero che inizia a salire con decisione nella faggeta e guadagneremo il crinale nordorientale del monte seguendo la lunga diagonale che ci porterà in vetta, offrendo spesso, interessanti vedute sulla pianura e sulle alture circostanti. Con qualche attenzione sul versante che cade alla nostra sinistra si sale con buona pendenza. Dopo avere oltrepassato alcune radure si entra ancora una volta nel bosco percorrendo un tratto più articolato e disseminato di affioramenti rocciosi. Quindi in breve saremo sulla vetta del monte Fara (1342 m.). Da qui proseguiremo a sinistra lungo la panoramica cresta occidentale, prestando attenzione al ripidissimo pendio erboso che scende verso la Val Cellina. In pochi minuti  giungeremo ad un bivio dove si abbandona il sentiero CAI n. 983 che prosegue ancora lungo la cresta e  prenderemo a destra rientrando nella faggeta fino a ritrovarsi all’estremità superiore di un ampio pendio prativo. Qui si apre una bellissima visuale che spazia dalla dorsale del Ressetum fino al monte Castello ed al monte Raut. Prenderemo la traccia che punta agli edifici ora ben visibili in basso. Dalla casera (m 954) scenderemo lungo la strada asfaltata di servizio fino a ritornare al punto di partenza.

Attrezzatura: normale da montagna.

Dislivello: 690 m.

Programma:

ore   8.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con autocorriera

ore 17.30 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco –  Foglio 012 – Alpago / Cansiglio / Piancavallo / V. Cellina – Scala 1: 25.000.

Coordinatori: Aurelio Nalgi e Paolo Cettolo.

Presentazione gita: giovedì 29 marzo ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: E.

15 Aprile 2012

ANELLO MONTE CRETO’ (1202 m)

VAL TRAMONTINA – PREALPI CARNICHE

Foto per 12. Versante Sud del Monte Cretò, da Case Pradiel.

Versante Sud del Monte Cretò, da Case Pradiel

Itinerario: Tramonti di Sopra (446 m) – ruderi stavolo Celant (1.159 m) – Monte Cretò (1.202 m) –   ruderi stavolo Zouf (1.032 m) – Tramonti di Sopra.

Il monte Cretò è l’elevazione più orientale della dorsale che separa la val Viellia dal canale del Meduna. Il percorso inizia dal paese di Tramonti di Sopra e si dirige verso un canale secondario nel quale si possono ammirare alcune antiche fornaci per la produzione di calce. Il sentiero, con l’attraversamento del letto di un torrente, volge decisamente verso Nord e con costante e marcata salita si risalgono dapprima le pendici meridionali del monte Roppa Buffon e poi quelle del monte Cretò. In vista di una forcella appaiono le rovine dello stavolo Celant, che si lasciano a sinistra per completare la salita alla cima boscosa del monte Cretò.  La discesa avviene sul versante opposto, dapprima al disopra della selvaggia val Viellia, passando accanto ai ruderi dello stavolo Zouf, per una fitta faggeta. Il sentiero, dopo aver attraversato un prato quasi pianeggiante, si affaccia sul canale del Meduna e dopo aver attraversato un tratto interessato da un vecchio incendio si sviluppa su balze rocciose che vengono parzialmente aggirate con un erto e tortuoso percorso a gradini scavati nella roccia. Da qui in breve si guadagna una mulattiera che conduce alla strada di fondovalle, con la quale dopo qualche centinaio di metri si raggiunge il centro del paese e la conclusione dell’itinerario. Il percorso non presenta difficoltà tecniche, ma vanno tenuti in buon conto alcuni tratti piuttosto esposti, a circa metà della discesa.

Dislivello: 756 m.

Tempo di percorrenza: ore 4.30 / 5.00.

Attrezzatura: normale da escursionismo.

Programma:

ore   7.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con autocorriera

ore 18.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 028 – Val Tramontina / Val Cosa / Val D’Arzino – Scala 1: 25.000.

Coordinatori: Marino Furlan e Paolo Besti.

Presentazione gita: giovedì 12 aprile, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: E.

29 Aprile 2012

MONTE BURLAT (1847 m)

PREALPI CARNICHE

Foto per 13. La Valle di Preone sovrastata dal monte Verzegnis.

La Valle di Preone sovrastata dal monte Verzegnis

Itinerario: Casolare Torzulis (718 m) – malga Pezzeit di Sotto (1466 m) – ruderi malga Pezzeit di Sopra (1564 m) – monte Burlat (1847 m).

L’escursione si svolge nella Valle di Preone, passando per lo stupendo punto panoramico di Malga Pezzeit di Sotto e che per facile cresta raggiunge la cima del monte Burlat, da cui si gode di vista a 360° con in primo piano il Monte Valcalda ed il Monte Verzegnis.

Programma:

ore   7.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

ore 19.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 013 – Prealpi Carniche / Val Tagliamento – Scala 1: 25.000.

Coordinatori: Roberto Fuccaro e Lino Furlan.

Presentazione gita: giovedì 26 aprile, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: E.

6 Maggio 2012

“SABOTINO MONTE DEI GORIZIANI”

9° TRADIZIONALE APPUNTAMENTO DEGLI

ALPINISTI GORIZIANI DEL CAI GORIZIA – SPD GORICA –

PD NOVA GORICA – PD BRDA – PD KANAL.

Itinerario: Kekec (322 m) – Sella Vratca (403 m) – Monte San Gabriele (646 m) – Prevala (336 m) – Kekec.

Percorreremo l’interessante Anello del Monte San Gabriele, partendo, ovviamente, tutti i gruppi assieme, dal ristorante Kekec. Traverseremo a lungo alle pendici Sud ed Est del monte, fino a portarci alla sella Vratca, dalla quale ci alzeremo verso la cima per il ‘’Sentiero delle Trincee’’, dove incontreremo pure il gruppo dei Bikers. Sosta per un panino e salita sulla torretta per ammirare la zona circostante. Scenderemo quindi, per la cresta Nord-Ovest verso la Prevala, da dove proseguiremo per il ‘’Sentiero della Pace’’ fino al Kekec. Sulla terrazza del ristorante si terrà il bel momento conviviale con merenda e festa finale.

Programma:

ore 8.30 partenza da Gorizia, Via Puccini, con mezzi propri

ore 8.45 ritrovo al parcheggio del ristorante Kekec

ore 9.00 partenza per l’anello

ore 13.30 ritrovo conviviale alla terrazza del ristorante

ore 17.00 rientro previsto a Gorizia.

Coordinatori: SPD Gorica e Maurizio Quaglia.

Presentazione gita: giovedì 3 maggio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: E.

13 Maggio 2012

MONTE KRISKA GORA (1715 m)

ALPI DI KAMNIK – SLOVENIA

Foto per 15. La dorsale del Kriska Gora vista da Dobrca, ai suoi piedi Trzic.

La dorsale del Kriska Gora vista dal Dobrca, ai suoi piedi Trzic

Itinerario: Trzic (515 m) – Koca na Kriski Gori (1471 m) – Tolsti Vrh (1715 m) – Gozd (889 m).

Kriska Gora è il nome della dorsale che si trova ad ovest dello Storzic e che noi percorreremo per intero partendo dalla città di Trzic e passando per la Koca na Kriski Gori, fino ad arrivarne alla sommità denominata Tolsti Vrh da cui si gode di una bella vista delle Caravanche centrali, dello Storzic e delle Alpi Giulie. Il percorso di discesa avverrà invece lungo il versante sud e ci condurrà sino alla località di Gozd, dove ci attenderà la corriera. In mancanza di questa… scarpineremo un’oretta in più per rientrare a Trzic.

Attrezzatura: normale da trekking.

Dislivello: 1200 m.

Tempo di percorrenza: 5 – 6 ore.

Programma:
ore   7.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con autocorriera
ore 20.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Planinska Karta 07 – Karavanke (osrednij del) – Scala 1:50.000.

Coordinatori: Livio Lisini e Marina Marini.

Presentazione gita: giovedì 10 maggio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: E.

20 Maggio 2012

GITA SPELEOLOGICA

Coordinatori: Istruttori del gruppo Speleo Bertarelli.

Presentazione gita: giovedì 17 maggio, ore 21.00, presso la sede sociale.

27 Maggio 2012

MONTE NOVARZA (2024 m)

ALPI CARNICHE

Foto per 17. Il versante Sud del Monte Novarza.

Il versante Sud del Monte Novarza

Itinerario: Bivio per Casera Pieltinis (1491 m) – Casera Gerona (1622 m) – Casera Pieltinis (1740 m) – Forcella Ielma (1902 m) – Monte Torondon (2019 m) – Forcella Novarza, (1858 m) – Monte Novarza (2024 m) – Cresta Est – Sentiero 220 – Bivio per Casera Pieltinis.

Il Monte Novarza è una bella e panoramica cima erbosa collocata lungo una linea di cresta che, partendo dal Monte Rioda, passando, quindi, attraverso il Monte Pieltinis ed il Torondon, cinge a settentrione il Lago di Sauris.  Una volta raggiunto da Ampezzo l’abitato di Lateis saliremo lungo una rotabile nel bosco sino a raggiungere il bivio per casera Pieltinis (1491 m, parcheggio ai bordi della strada). Qui, lasciata l’auto, inizieremo la nostra gita imboccando a sinistra la strada, nuovamente asfaltata, che risale le pendici meridionali del monte Torondon (segnavia CAI n.206). Percorsi alcuni tornanti giungeremo a casera Gerona (1622 m), dalla quale ha inizio un lungo traverso in direzione ovest che ci condurrà a casera Pieltinis (1740 m), alle pendici dell’omonimo monte. Dalla casera, imboccata la pista sterrata con segnavia CAI n.218, raggiungeremo forcella Ielma (1902 m, panca e tavolo), dove è possibile ammirare un grandioso panorama. Lasciata la forcella, piegando a destra, risaliremo per tracce il facile crinale occidentale del monte Torondon (m 2019), dalla cui cima si apre un panorama inaspettatamente vasto. Proseguiremo, quindi, ancora per cresta, in discesa fino a forcella Novarza (1858 m, fare attenzione ad alcuni ripidi pendii erbosi), da dove per traccia erbosa (a tratti ripida) guadagneremo velocemente quota, fino a raggiungere la meta della nostra gita: il Monte Novarza (2024 m. Grandioso panorama). Per concludere la nostra escursione ad anello, seguiremo ancora brevemente la cresta erbosa che continua verso est, per poi scendere velocemente per pendii erbosi sino ad incrociare la carrareccia con segnavia 220 che ci ricondurrà al punto di partenza.

Dislivello: 700 m.

Tempo di percorrenza: ore 4.30.

Programma:

ore   7.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

ore 18.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 02 – Forni di Sopra e di Sotto / Ampezzo / Sauris – Scala 1: 25.000.

Coordinatori: Marko Mosetti e Giorgio Peratoner.

Presentazione gita: giovedì 24 maggio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: E.

2 – 7 Giugno 2012

ESCURSIONI NELLA GRANDE SILA (CALABRIA)

10 Giugno 2012

MONTE VELIKI BABANSKI SKEDENJ (2121 m)

ALPI GIULIE (GRUPPO DEL CANIN)

Foto per 19. Il lunghissimo costone Sud-Est del Veliki Babanski Skedenj.

Il lunghissimo costone Sud-Est del Veliki Babanski Skedenj.

Itinerario: Bovec, forestale a quota 1075 m – Planina Gozdec, 1303 m – Costone Rusa, 1600 m – Veliki Babanski Skedenj, 2121 m – ritorno stesso percorso.

Con questa escursione visiteremo una zona del Canin poco conosciuta, ma ahimè, conosciuta invece, molto bene, dalle nostre truppe alpine durante la Prima Guerra Mondiale! Percorreremo la mulattiera di guerra, costruita dall’Esercito Italiano nel 1915, per la presa della conca di Plezzo (Bovec). Raggiunta Bovec, saliremo per la forestale del Canin fino a quota 1075 m, dove parcheggeremo le auto. Il sentiero segnato inizia ai piedi della cresta del Grande Schedeni. Ci alzeremo nella faggeta, seguendo il sentiero segnato per il Canin, sino ad uscire sul terrazzo della Planina Gozdec (ruderi). Qui, lasciato il sentiero per il Canin, continueremo a sinistra sulla mulattiera di guerra italiana, non segnalata ma ancora molto evidente, traversando a lungo sul costone boschivo Gozdec. Usciti dal bosco, continueremo il cammino, alzandoci nel successivo canalone, alle pendici Est del costone roccioso Rupa. Raggiunto il terrazzo di quota 1600 m, la panoramica si apre sulla Piana di Bovec, attraversata dal fiume Isonzo, sino al lontano Tricorno. Continueremo sulla mulattiera di guerra, a tratti solo una tenue traccia, passando  in mezzo alle alte erbe del costone Rusa. Giunti al bivio di quota 1715 m, proseguiremo a sinistra, prima su traccia, ma più in alto, nuovamente su mulattiera, alzandoci nel catino roccioso chiuso da Veliki e Mali Babanski Skedenj. Ci alzeremo sul versante Sud-Est del monte, seguendo la mulattiera che, nel tratto superiore, si perde sulle erbe del pendio terminale a quota 2000 metri circa. Da questo punto, seguiremo ‘’gli ometti’’, che ci guideranno fino alla cima. Stupenda, a dir poco, la vista sull’acrocoro Sud del Canin (Kaninski Podi): un immenso mare di pietra si estende, ai piedi delle cime che lo racchiudono, per chilometri! Grandiosa la panoramica a 360° che potrete ammirare dalla cima (partecipare per vedere). Terminato il pranzo a sacco, dopo meritato riposo, foto di gruppo e firma sul libro di vetta, percorreremo a ritroso la via di salita, avendo modo di vedere, con occhio diverso, l’intero territorio circostante.

Programma:

ore 7.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con mezzi propri

ore 19.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 027 – Canin / Val Resia – Scala 1:25.000.

Coordinatori: Roberto Leban e Giorgio Peratoner.     

Presentazione gita: giovedì 7 giugno, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: EE.

23 – 24 Giugno 2012

MONTI OLSEVA (1929 m) – RADUHA (2062 m)

KARAVANKE ORIENTALI – ALPI DI KAMNIK E DELLA SAVINJA

Foto per 20. Panoramica sull'Olseva, con la sua cresta lunga più di 5 km, dall'Obel Kamen al Lepi Vrh.

Panoramica sull’Olseva, con la sua cresta lunga più di 5 chilometri.

Itinerario I° giorno: Fattoria First (Solcava), 700 m – Sv. Duh, 1232 m – Potocka Zijalka, 1700 m – Govca, 1929 m – Lepi Vrh, 1626 m – Sella Sleme, 1254 m – Koca na Grohatu, 1460 m, pernottamento.

Itinerario II° giorno: Koca na Grohatu – Sella Dulce, 1910 m – V. Raduha, 2062 m – Planina Arta, 1564 m – Koca na Loki, 1534 m – Planina Kal, 1200 m – Luce, 522 m.

In questa escursione di due giorni ci recheremo a visitare una zona, da noi poco conosciuta, nell’alta valle del fiume Savinja, in Slovenia. Andremo alla scoperta di due delle 60 Cime dell’Amicizia: Olseva e Raduha.

Inizieremo la nostra avventura, partendo dal parcheggio della Fattoria First, a due chilometri da Solcava, nella Zgornja Savinjska Dolina. Ci alzeremo, su sentiero segnato, alle pendici Sud-Ovest del monte, transitando sul terrazzo panoramico di Podolseva, nei pressi della chiesetta Sv. Duh. Visiteremo la grotta carsica ‘’Potocka Zijalka’’, famosa per il fatto che al suo interno sono stati ritrovati dei resti umani dell’età della pietra, arnesi ricavati da ossa di animali ed ossa di ‘’ursus speleus’’. Saliremo sul versante Ovest del monte, sbucando sulla cima della Govca, la vetta più elevata del gruppo dell’Olseva. Percorreremo l’intera cresta Est, con panoramiche molto belle sulle Alpi di Kamnik, per scendere, infine, verso la sella Sleme. Continueremo su sentiero nel bosco, uscendone nei pressi della Koca na Grohatu, rifugio dove pernotteremo. Il mattino successivo, saliremo verso la sella Dulce, dalla quale spiccheremo il balzo finale sino in vetta alla Velika Raduha. La Raduha rappresenta il cippo di confine Est del gruppo delle Alpi di Kamnik e della Savinja, ed è separato dalla catena centrale, dalla profonda forra del fiume Savinja. Scenderemo dalla cresta Sud-Ovest, puntando alla Planina Arta; poco distante da essa,c’è la Snezna Jama o Grotta del Ghiaccio, che andremo a visitare. Al termine della visita, ci porteremo al rifugio Koca na Loki, posto su un ameno terrazzo prativo alle pendici Est del monte. Dal rifugio seguiremo un sentiero segnato, traversando a lungo per boschi e planine, sino a raggiungere Luce, un tranquillo paesino posto alla confluenza del fiume Lucnica nella Savinja, dove avrà termine l’escursione.

Programma:

sabato, ore 6.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con autocorriera

domenica, ore 23.00 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Geodetski Zavod Slovenije – Kamnisko / Savinjske Alpe – Scala 1: 50.000.

Coordinatori: Roberto Leban e Paolo Cettolo.

Presentazione gita: giovedì 14 giugno, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: EE.

8 Luglio 2012

SASSO LUNGO DI CIBIANA (2413 m)

DOLOMITI DI ZOLDO

(Itinerario A)

Foto per 21a. Sasso Lungo di Cibiana.

Sasso Lungo di Cibiana

Itinerario: Forcella Cibiana (1530 m)- sent. 483 – Forcella Bela (2112 m) – Sasso Lungo di Cibiana (2413 m).

Partendo dalla Forcella Cibiana, si percorre il sentiero che inizia nel bosco per poi proseguire su ghiaioni fino a raggiungere la Forcella Bela o Impradida, da qui si scende per circa 70 m. sul versante opposto fino ad incontrare una traccia che si stacca sulla sinistra. Qui termina la segnaletica CAI ed inizia la via normale. Da questo punto le difficoltà per la salita alla cima richiedono capacità alpinistiche. Bella salita in un grandioso ambiente Dolomitico.

Dislivello: 950 m.

Tempo di percorrenza: ore 7.00 circa.

Attrezzatura: Imbrago, casco, set da ferrata omologato CE – EN.

Programma:

ore   6.00 partenza da Gorizia, via Puccini, con autocorriera

ore 20.30 rientro previsto a Gorizia.

Cartografia: Tabacco – Foglio 025 – Dolomiti di Zoldo / Cadorine e Agordine – Scala 1: 25.000.

Coordinatori: Barbara Pellizzoni e Luciano Forgiarini.

Presentazione gita: giovedì 5 luglio, ore 21.00, presso la sede sociale.

Difficoltà: EEA.

8 Luglio 2012

TRAVERSATA FORCELLA CIBIANA – OSPITALE DI CADORE

DOLOMITI ZOLDANE E CADORINE

(Itinerario B)

Foto per 21b. Panoramica verso le Guglie di Sfornioi.

Panoramica verso le Guglie di Sfornioi

Itinerario: Forcella Cibiana (1530 m) – Pian d’Angias (1873 m  ) – Forcella Bella (2112 m) – Bivacco Campestrin

(1649 m) – Casera Valbona (1241 m) – Ospitale di Cadore (481 m).

Da Forcella Cibiana, per sent. 483, si sale al Pian d’Angias lasciandosi alle spalle il sempre frequentato Monte Rite. Arrivati al bivio, il sentiero prosegue a sinistra ed inizia la traversata in diagonale dei ghiaioni sottostanti le guglie dolomitiche degli Sfornioi Nord. La salita termina alla forcella Bella, sulla cresta Sud-Ovest del Sassolungo di Cibiana, balcone naturale, da cui è già possibile allargare lo sguardo sulle Dolomiti. Scesi dalla Forcella, si arriva al Bivacco Campestrin, dove è prevista la sosta ed il ristoro. Al termine del meritato riposo, via in discesa per la Val Campestrin verso Casera Valbona, sovrastata dal Sasso di Bosconero; quindi, lunghissima calata per forestale dell’intera Val Bona, sino a raggiungere Ospitale di Cadore.

Attrezzatura: normale da montagna.

Dislivello: salita 600 m – discesa 1630 m.

Tempo di percorrenza : 7/ 8 ore.

Programma: partenza e arrivo come Itinerario A.

Cartografia: Tabacco – Foglio 025 – Dolomiti di Zoldo / Cadorine e Agordine – Scala 1:25.000.

Coordinatori: Gianpaolo Spagnul e Sergio  Scaini.

Difficoltà: EE.

20-21-22 Luglio 2012

ALTA VIA DEL GRANITO

GRUPPO DEI LOGORAI – CIMA D’ASTA

Foto per 22. Cima D'Asta vista dalle Pale di San Martino.

Cima D’Asta vista dalle Pale di San Martino

Itinerario 1° giorno: Malga Sorgazza (1.450 m) – Cimon Rava (2.436 m) – Rif. Caldenave (1.792 m);

Itinerario 2° giorno: Rif. Caldenave (1.792 m) – Forcella Magna (2.117 m) – Passo Socede (2.516 m) –                               Rif. Brentari   (2.473 m);

Itinerario 3° giorno: Rif. Brentari (2.473 m) – Cima d’Asta (2.847 m) – Rif. Brentari (2.473 m) – Forcella Passetto ( 2.489 m) – Monte Coston (2.017 m) – Malga Sorgazza (1.450 m).
Cima d’Asta è di composizione granitica, le strutture che le fanno da spalla sono sottogruppi di roccia metamorfica cuscinetto tra il nucleo di granito e la lunga catena porfirica del Lagorai che l’attanaglia tutt’attorno. L’ambiente è sempre molto austero, per i colori scuri delle rocce, per le grandiose distese di massi, per la magra vegetazione dai colori intensi del verde, per il senso di solitudine che ci accompagna. Tre giorni di cammino senza particolari difficoltà, per assaporare i tempi lenti delle cose d’un tempo. Si salirà la Cima d’Asta (m. 2.847) massima elevazione del gruppo Lagorai – Cima d’Asta. Si lambiscono diversi laghetti glaciali, s’incontrano le marmotte, si ammirano splendide fioriture particolarmente rigogliose su questi terreni magmatici, si attraversano numerosi torrentelli e cascatelle. L’alta via del granito è un anello escursionistico attorno alla testata della valle del torrente Grigno, affluente di sinistra del fiume Brenta, in alta Val Malene, nella singolare isola granitica del gruppo Cima d’Asta – Cime di Rava, nella Catena del Lagorai. Si percorrono principalmente stradine e mulattiere risalenti alla prima guerra m

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